Ambiente, Amministrative, Osservatori

Una politica ambientale–animalista per Osimo, “Una città all’avanguardia a costo zero”

 

Ottimizzare e perfezionare la politica animalista, magari potenziando i servizi in collaborazione con altri comuni: su questa linea si snoda il programma del M5S Osimo. La città potrebbe diventare la capofila di interessanti proposte ambientali e animaliste. L’incontro con i volontari del canile che operano da anni nel settore, ma soprattutto il prezioso confronto con Manuela Pallotta, presidente dell’associazione osimana Amici Animali onlus, ha permesso a David Monticelli candidato sindaco per il M5S a Osimo di confermare alcuni punti del suo  programma.

La creazione di un’oasi felina, l’ampliamento del canile comunale che potrebbe vedere estesa la sua offerta adibendo una parte della struttura al pensionamento dei cani, sono alcune delle idee emerse dal confronto con i volontari. In questo secondo caso nella necessità di lasciare Fido per andare in ferie o per motivi di lavoro o salute, un box del canile potrebbe essere affittato. Si è anche parlato di cura del randagismo, dell’attenzione alla caccia e alle invasioni di piccioni in città, dell’istituzione di un ufficio per i diritti degli animali con compiti di controllo e coordinamento, e come già comunicato, del tanto atteso cimitero per i nostri fedeli amici animali.

Si è inoltre ragionato sul fatto che una parte del lavoro effettivo al canile o nella nuova casa dei felini potrebbe essere svolto proprio da coloro che – sulla base di una personale sensibilità verso gli animali – usufruendo del reddito di cittadinanza saranno chiamati a donare alcune ore di lavoro settimanali in favore della collettività.

Andiamo per ordine. L’oasi felina rappresenta una potenzialità per Osimo che diventerebbe servizio centrale di una zona più ampia senza che però la città subisca ripercussioni negative. Oggi dopo un eventuale passaggio al gattile sanitario, i piccoli felini devono necessariamente essere rimessi in strada poiché non esiste sul territorio comunale, ma anche sovra comunale, altra struttura dove possano essere accolti e ospitati, curati e sterilizzati, con conseguente abbattimento del fenomeno del randagismo. Un punto raccolta diventa fonte di benessere non solo per i piccoli animali, ma anche per l’intera cittadinanza. Senza contare la possibilità di intraprendere la via della convenzione con associazioni o altri comuni limitrofi con relativo sgravio del costo di gestione dell’oasi. Là dove questa politica è stata adottata le cittadine hanno avuto benefici e vantaggi.

Il canile di Osimo rappresenta  oggi una realtà modello per altre strutture del genere. Ben tenuto e attrezzato, non è sovrappopolato grazie all’infaticabile lavoro dei volontari. Una parte potrebbe quindi essere adibita a pensione, visto che le richieste da parte dei cittadini in questa direzione sono arrivate e continuano ad arrivare, portando quindi contributi economici da reinvestire e senza aggravio sulle casse del Comune.

Le proposte di programma vanno poi anche più in là, pensando alla creazione di un ufficio per i diritti degli animali che funga da anello di unione tra le segnalazioni dei cittadini, ufficio informazioni, monitoraggio di ciò che accade sul territorio e palazzo comunale. E non basta: sul fronte dell’annoso e fastidioso problema dei piccioni è intenzione del M5S attuare politiche non di abbattimento, ma di contenimento e controllo. Una delle ipotesi considerate finora è quella dell’utilizzo di mangime sterilizzante, grazie al quale si eviterà la riproduzione dei volatili.


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