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Scuole di Osimo: Pugnaloni sia super partes

Il Movimento 5 Stelle più di una volta si è schierato in favore di una scuola pubblica che persegue il bene degli studenti e la sana crescita formativa dei ragazzi. Non a caso, stiamo partecipando al comitato unitario cittadino per i referendum sociali raccogliendo in queste settimane le firme per 4 quesiti referendari che fermino la deriva antidemocratica, neoliberista e privatizzatrice della cosiddetta “Buona Scuola” di Renzi (mai aggettivo fu più sbagliato!).

Purtroppo da troppi anni ad Osimo la competizione tra istituti scolastici comprensivi ha portato ad una situazione in cui i Dirigenti che fanno la voce grossa sembrano ottenere più risultati e anziché anteporre il bene dei ragazzi si persegue una lotta fratricida per avere il maggior numero di iscrizioni.

In questo caso riteniamo che il Sindaco Pugnaloni avrebbe dovuto assumere un comportamento chiaro, equilibrato ed imparziale ed invece, (e non è la prima volta che gli “tiriamo gli orecchi” in fatto di scuola), con la sua gestione trasformista e poco trasparente, sta alimentando le incomprensioni e gli attriti tra gli istituti osimani, anziché – da “buon padre di famiglia” – placarli e mediare.

Lo sfogo della Dirigente dell’istituto scolastico “Bruno da Osimo” che ha addirittura denunciato le ingerenze del Sindaco nelle decisioni dell’Ufficio Scolastico Regionale per la formazione delle future classi di scuola secondaria di primo grado (scuola media) del suo Istituto, sembrano purtroppo testimoniare che Pugnaloni non è arbitro super partes. La Dirigente, in una lettera inviata al Consiglio Comunale, ha denunciato che pur in presenza di spazi fisici per ospitare 5 classi di scuola secondaria di primo grado, il Sindaco ha “caldeggiato” all’Ufficio Scolastico Regionale l’istituzione di 4 classi anziché 5.

Si legge nella nota della Dirigente della “Bruno da Osimo”: “distribuire 101 alunni (5 dei quali con disabilità gravi) su 5 classi anziché su 4, è un’opportunità didattica che favorisce i processi di apprendimento di tutti gli studenti” (e non solo degli studenti diversamente abili); e inoltre: “l’Amministrazione Pugnaloni in analoghi casi non si è opposta all’istituzione di classi in numero superiore rispetto agli spazi fisici disponibili, come ad esempio accaduto nel plesso di Primaria di Campocavallo, ove, pur in mancanza di aule, per due anni di seguito sono state accettate iscrizioni (anche da fuori comune) senza che vi fossero locali disponibili e ciò con gravi disagi per alunni e famiglie”.

Se le cose stanno così, gentile Sindaco, il suo comportamento peggiorerà le già pessime relazioni che esistono fra l’Istituto “Bruno da Osimo” e l’Istituto “Caio Giulio Cesare”, (di cui ricordiamo è vicepreside Paola Andreoni, la Presidente del consiglio comunale di Osimo). Crediamo che, invece di promettere a destra e a sinistra futuribili opere di edilizia scolastica, – ci riferiamo al miraggio (per ora) della nuova scuola media a San Biagio – è il momento che lei parli chiaro: riunisca i Dirigenti dei tre istituti osimani attorno ad un tavolo, stigmatizzi i comportamenti scorretti e le politiche cannibalistiche, li costringa a tenere comportamenti di maggior correttezza umana e professionale, e li inviti a pensare al bene degli studenti osimani nel loro insieme e non all’egoistico e personalistico interesse del proprio orticello.

La Scuola torni ad essere un’agenzia pubblica formativa, e non una bestia cinica ed affamata da devastanti ideologie privatistiche e apologie della competizione: il bene supremo è sempre la crescita ed il futuro dei ragazzi.

Movimento 5 Stelle Osimo


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