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Volpini del PD

Rispondiamo ad una nota di Fabrizio Volpini, consigliere regionale del PD e presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale, che ha voluto correggere un nostro precedente comunicato sullo smantellamento del reparto di pediatria ad Osimo.

Gentile Volpini, forse il termine “trasferimento a Senigallia” del reparto non è esatto, e allora visto che Lei è così preciso, precisiamo cosa è successo al reparto di pediatria di Osimo, che comunque – come avevamo scritto – è stato inequivocabilmente smantellato dal suo partito. Correva l’anno 2009 e il primario del reparto di pediatria di Osimo, Dott. Antonio Zoppi, andò in pensione. Siccome gli addetti ai lavori sapevano che il reparto non aveva futuro, gli esperti collaboratori di Zoppi se ne andarono in strutture pediatriche con un destino più rassicurante, mentre – tanto per cambiare – non venne nominato alcun nuovo primario e, come per ostetricia con Curatola, venne nominata una responsabile facente funzioni, la D.ssa Luciana Migliozzi primario di pediatria a Senigallia.

Il servizio venne quindi ridotto ai minimi termini: ad oggi i ricoveri nel reparto di pediatria non si fanno più, anche perché i pediatri che restano in servizio sono tre e alternano i turni col reparto di Senigallia, di cui Osimo è diventato una “dependance”. La stessa responsabile facente funzioni viene ad Osimo soltanto due giorni alla settimana e il servizio di pediatria può contare sulla presenza di un solo medico pediatra al giorno, disponibile oltretutto solo di mattina per l’assistenza neonatologica in supporto al reparto di ostetricia. Il pediatra di turno poi, esegue visite ambulatoriali durante alcuni pomeriggi. Un po’ poco per un reparto che fino al 2009 offriva un servizio completo ed efficiente, non crede?

Di fatto all’interno dell’area vasta 2 dell’ASUR, nella zona a sud di Ancona il PD sta volutamente desertificando la sanità pubblica. La Valmusone è diventata un laboratorio per sperimentare la privatizzazione della sanità nelle Marche, smantellando progressivamente i servizi pubblici. Ad Osimo e nelle zone limitrofe mentre la sanità pubblica viene fatta morire con una lenta “garrota”, si assiste contemporaneamente ad un pullulare di strutture private, come BIOS a Padiglione e Diagnostica Marche ad Osimo Stazione tra le altre, tanto per citare alcuni esempi a noi vicini. Inoltre in passato grossi gruppi privati si sono interessati alle strutture ospedaliere di Loreto e oggi potrebbero essere di nuovo interessati. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il sindaco di Loreto, delfino di Moreno Pieroni, assessore e consigliere regionale di maggioranza, si è defilato dal recente consiglio comunale congiunto dei sindaci della Valmusone, unitisi contro la decisione di Ceriscioli di chiudere ostetricia ad Osimo.

La informiamo quindi che per la Valmusone i servizi sanitari pubblici possono essere fruiti soltanto a Torrette e al Salesi, con le criticità che anche Lei ben conosce in tali strutture e che tutte le forze politiche hanno abbondantemente evidenziato. A sud della Valmusone, essendo in corso di smantellamento da qualche anno anche l’ospedale della vicina Recanati, la prima struttura pubblica è Civitanova Marche, fuori dall’area vasta 2. Se si considera che quello che tutti spacciano come “ospedale di rete – INRCA”, struttura di là da venire all’Aspio di Camerano, nei progetti e nei documenti ufficiali è soltanto un ospedale geriatrico INRCA e non un ospedale di rete al servizio dell’area sud di Ancona, e che non è previsto alcun reparto di ostetricia e ginecologia, né tanto meno di pediatria, la domanda sorge spontanea gentile Volpini: ci suggerisca Lei un termine per definire la distruzione e lo smantellamento che i reparti di pediatria e ostetricia, e l’ospedale di Osimo in generale, stanno subendo ad opera del PD, il partito che Lei rappresenta.

In attesa di un Suo illuminato e illuminante suggerimento terminologico, le auguriamo e ci auguriamo, che il PD, oltre alle chiacchiere e alle inopportune precisazioni, faccia qualcosa di concreto per garantire anche ai cittadini osimani e della Valmusone l’equità di accesso alle cure, tanto sbandierata nelle delibere regionali.

Movimento 5 Stelle Osimo


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