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Renzi, Pugnaloni e l’anno che verrà

Il 2014 si è chiuso nel peggiore dei modi con due bei regali di Natale del governo Renzi agli italiani: il jobs act e la legge di stabilità, (più quello vergognoso a Berlusconi con la norma “salva Silvio” sulla non punibilità della frode fiscale da lui commessa, che è sulle prime pagine di tutti i giornali). Complimenti Renzi!

Il jobs act è la più grande aggressione ai diritti dei lavoratori mai tentata dal dopoguerra ad oggi. I sindacati, complici negli ultimi 20 anni della piaga della precarizzazione, non stanno facendo nulla di serio contro una legge abominevole e palesemente anticostituzionale. Susanna Camusso (Segretario della CGIL, ma anche tesserata del PD), invece di salire sulle barricate e trasformare in azione politica l’indignazione popolare, si limita a sussurrare al governo Renzi che sta sbagliando. Il jobs act è la metastasi, esplosa infine in tutta la sua arroganza, di un cancro che è stato fatto penetrare lentamente nel cuore delle conquiste sindacali per distruggerle dall’interno. E’ la “soluzione finale” progettata da una classe politica corrotta e traditrice che apre la strada ai licenziamenti collettivi senza giusta causa! Infatti coi primi due decreti attuativi varati il 24 dicembre, in caso di licenziamento senza giusta causa, il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un’indennità pari a due mensilità per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a quattro e non superiore a ventiquattro mensilità. È prevista anche un’offerta di conciliazione che l’imprenditore può fare al dipendente licenziato senza passare dal giudice: l’accettazione dell’assegno comporta l’estinzione del rapporto alla data del licenziamento e la rinuncia alla impugnazione del licenziamento stesso.

E’ tutto molto chiaro: vieni licenziato senza giusta causa? Non ti preoccupare, ti verrà dato un piccolo indennizzo, e così potremo fare finta di nulla! Questa, cari concittadini, si chiama violazione dei diritti! Non fatevi incantare dai fantasiosi eufemismi sfornati da un Ministero del Lavoro che assomiglia sempre di più al Ministero della Verità del romanzo 1984 di George Orwell. Le “tutele crescenti” sono in realtà “ricatti crescenti” che ti costringeranno a tradire e a calpestare i tuoi diritti per 30 denari: la tua azienda potrà offrirti un’elemosina (di un importo compreso tra i 2 e i 18 mesi) per rinunciare al reintegro sul posto di lavoro e lavarsi pure la coscienza. Così, ciò che viene venduto da Renzi come un’opportunità per far migliorare l’esistenza degli italiani, in realtà crea una maggiore instabilità sociale, precarietà di vita e impossibilità di costruire il futuro. Il jobs act non sostiene la famiglia, non permette di contrarre il mutuo per la casa e neanche di pagare l’affitto: dunque non consente una vita dignitosa.

Ma il suo obiettivo è proprio questo! I salari reali e i diritti dei lavoratori in Italia devono regredire a livelli da fame, trasformandoci in un serbatoio di manodopera e in un centro di produzione a bassissimo costo per i ricchi paesi del nord Europa (Germania in testa). Prendi un Paese massacrato dal debito pubblico, ricattabile, ma anche industrializzato, dunque con le possibilità e le competenze produttive giuste, e lo trasformi in una miniera a basso costo, una specie di Cina europea, diminuendo i costi di produzione. Siccome il costo delle materie prime non si può abbassare a piacimento, bisogna abbassare gli stipendi e diminuire i diritti. E come costringi i lavoratori ad accettare uno standard di vita meno dignitoso? Li getti nella crisi più nera, svendi tutto il patrimonio di economia nazionale e permetti ai nuovi padroni di delocalizzare all’estero. Gli togli le case con Equitalia. Costringi le fabbriche a chiudere: meno offerta di lavoro uguale più domanda, cioè milioni di persone senza reddito disposte a qualunque cosa pur di avere un tozzo di pane, (il famoso “esercito di riserva” di Karl Marx). Questo è il disegno criminoso ideato per schiavizzare noi italiani da una ristretta oligarchia di poteri forti europei e internazionali (BCE, FMI, Commissione Europea) di cui la nostra classe politica è sempre stata serva.

Le cose non migliorano passando alla Legge di stabilità: sembra di leggere un bollettino di guerra. Prendiamo l’aumento dell’IVA (in arrivo con il maxi-emendamento a partire dal 2016): l’IVA oggi al 22% arriverà gradualmente fino al 25,5% e quella che oggi è al 10 arriverà al 13%. Si tratta dell’IVA applicata ai beni di prima necessità (pane, carni, salumi, pesce, latte, formaggi e latticini, uova, zucchero). E’ un vero e proprio saccheggio di Renzi delle già misere tasche degli italiani: un furto operato con la sua solita arroganza, senza guardare in faccia nessuno.

Per non parlare degli enormi tagli all’istruzione pubblica (1,4 miliardi a scuola, università e ricerca) mentre per le scuole paritarie private misteriosamente “appaiono” 200 milioni che si aggiungono ai 272 già stanziati, facendo sì che per la prima volta il fondo per le scuole paritarie arriverà a ben 472 milioni di euro direttamente erogati dal Ministero dell’Istruzione, quando quelle pubbliche non hanno neanche i soldi per la carta igienica e chiedono i contributi “volontari” ai genitori! Da dove arrivano questi 200 milioni? Semplice: sono stati sottratti alle Regioni! Esattamente come i 625 milioni tagliati ai Comuni col giochetto della TASI. Ma perché i Sindaci e gli amministratori regionali non si ribellano? Ah, forse perché il partito unico (PD-FI) al quale appartengono ha consigliato loro di tenere la bocca chiusa e di non lamentarsi troppo!

A questo punto sorge spontanea una domanda per il nostro Sindaco Pugnaloni: com’è possibile continuare a sostenere e sentirsi rappresentati da un uomo come Renzi e dall’altra parte dire di battersi per la giustizia sociale? Perché vogliamo continuare a mentire ai cittadini dicendo loro che i Comuni non hanno soldi, ma non diciamo apertamente chi provoca questi tagli? Quanto dureranno ancora Sindaco, i soldi per l’elemosina ai nostri concittadini indigenti e disperati? Il PD ha sempre osteggiato la legge sul reddito di cittadinanza in favore delle fasce più deboli proposta dal M5S che ha anche trovato le coperture finanziarie. Come si può non capire che tamponare le situazioni non significa risolverle? Forse preferite tapparvi gli occhi e la bocca pur di non perdere la poltrona e di non compromettere la vostra carriera politica?

Questo governo ha cinicamente proseguito la scellerata azione dei suoi predecessori, incapace come gli altri di portare avanti una politica economica valida, nella direzione giusta, in Italia come in Europa. Se Renzi sta rovinando l’Italia, noi non permetteremo che i cittadini non sappiano la verità che anche voi, ad Osimo, volete nascondere. Il Movimento 5 Stelle si batterà affinché tutti sappiano l’inganno che Renzi sta portando avanti con la vostra complicità: la complicità di chi continua imperterrito a sostenere un disonesto e un bugiardo!

Gentile Sindaco, il cavallo Renzi potrebbe non essere più vincente già entro la fine di questo 2015. Se davvero ha a cuore la giustizia sociale e vuole fare il bene dei suoi concittadini, sia coerente e scenda adesso da quel cavallo! Lo abbiamo già scritto in passato e lo ribadiamo oggi: agisca concretamente e non solo a parole per promuovere la vera equità e la vera solidarietà; prenda posizioni chiare e coraggiose contro le politiche inique di questo governo e di quelli che lo hanno preceduto. Lo faccia per il rispetto che deve alla sua città, alla verità e a se stesso. Perché se invece farà il trasformista e compirà un ipocrita voltafaccia dell’ultimo momento quando la cometa Renzi rovinerà inevitabilmente al suolo, il Movimento 5 stelle chiederà le sue dimissioni, e lei si dovrà dimettere.

Buon anno povera Italia.

Movimento 5 Stelle Osimo


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