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Il caso dell’ex-Consorzio di Osimo ancora sulla stampa nazionale

Testatailfattoquotidiano

Il quotidiano nazionale “Il Fatto Quotidiano” torna ad occuparsi di Osimo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/02/osimo-la-basilica-paleocristiana-in-mostra-nel-parcheggio-del-centro-commerciale/3555211/

Lo fa con il giornalista archeologo Manlio Lilli che si era occupato della vicenda già mesi orsono, e che – con un nuovo articolo pubblicato il 2 maggio 2017 – continua ad essere molto perplesso sull’opera realizzata e sulla salvaguardia dei reperti archeologici paleocristiani:

“In attesa della sentenza definitiva sulla liceità dell’opera, l’architettura imponente della struttura commerciale esiste. Ingombra lo spazio dell’ex Consorzio agrario, ha invaso il paesaggio storicizzato. La nuova costruzione ha conservato i resti antichi”. “Peccato che si possano vedere soltanto attraverso una finestra al piano parcheggi. Forse un po’ troppo poco per la basilica cimiteriale paleocristiana definita nel decreto di vincolo (della Soprintendenza Archeologica, ndr) “di notevole interesse storico con particolare riferimento alla prima diffusione del cristianesimo nel Piceno e alla costituzione delle prime sedi vescovili”.

Anche il Movimento 5 Stelle di Osimo continua ad essere critico sull’intera operazione immobiliare: sia per l’impatto architettonico e paesaggistico, sia per quello sulla viabilità, sia per la mancata valorizzazione dei reperti archeologici, sia per le conseguenze sul commercio locale messo già a dura prova da una crisi drammatica e interminabile, (Osimo, già prima della costruzione del mega plesso, aveva una densità commerciale altissima con 405 mq di superficie di vendita per 1.000 abitanti, contro una media nazionale di 289 mq!). Ma soprattutto siamo molto preoccupati per le zone d’ombra dal punto di vista autorizzativo e urbanistico che sono state chiaramente evidenziate nella sentenza n. 3700/2016 del Consiglio di Stato che ha sancito l’illegittimità della variante urbanistica con cui sono stati rilasciati i permessi a costruire.

Il 9 novembre 2017 ci sarà il giudizio di merito, presumiamo definitivo, del Consiglio di Stato. La citata sentenza n. 3700/2016 non promette niente di buono per il Comune di Osimo. Se una richiesta di risarcimento danni da parte dei supermercati ricorrenti verrà ritenuta fondata, Pugnaloni e i consulenti legali dell’amministrazione comunale preparino i soldi di tasca loro, perché il Movimento 5 Stelle – come ha già annunciato in passato – non farà passare senza conseguenze l’ennesima incompetenza che questa amministrazione tenterà sicuramente di scaricare sulle casse comunali, e dunque sulle tasche dei cittadini osimani.

                                                                                   Movimento 5 Stelle Osimo


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