“I profili di doglianza dedotti [ dai supermercati ricorrenti, ndr ] (sotto la figura della violazione di alcune disposizioni di legge urbanistica nazionale e regionale nonché eccesso di potere) con cui si rileva l’inesistenza dei presupposti per assegnare, come (inopinatamente) fatto dal TAR alla delibera [ del Consiglio Comunale, ndr ] di revoca del piano di recupero (la n. 31/2012) la valenza di adozione di variante al PRG, si rivelano fondati”.
“Non resta che concludere sul punto che l’aver demandato all’atto deliberativo in questione il nomen e la funzione di variante allo strumento urbanistico generale costituisce un’operazione di conversione inammissibile ed abnorme, come tale, illegittima”.
Su queste conclusioni limpide e cristalline sancite nella sentenza n. 3700/2016 del 12 maggio 2016 del Consiglio di Stato (pubblicata il 26 agosto 2016), l’amministrazione PD di Pugnaloni e quella precedente delle Liste Civiche sono state addirittura capaci di farci costruire sopra (esattamente come per i reperti archeologici riesumati negli scavi) l’ennesima colata di cemento. A quanto pare oltretutto, il mega centro commerciale verrà inaugurato il 27 aprile 2017 in quanto non è stata accolta la richiesta di sospensiva avanzata dai supermercati ricorrenti della CEDI Marche e si dovrà attendere il giudizio di merito il 9 novembre prossimo.
Al di là dello scempio urbanistico e dell’inarrivabile insulto all’intelligenza che dovrebbe guidare le scelte di gestione del territorio che questo splendido monumento al calcestruzzo rappresenta e per il quale Osimo si ricorderà nei decenni di Latini e di Pugnaloni, il Movimento 5 Stelle si domanda insieme a tutti gli osimani che valore ha per il PD e per le Liste Civiche il rispetto della legge (quella urbanistica nazionale e regionale) e delle sentenze del massimo organo nazionale di giustizia amministrativa.
Movimento 5 Stelle Osimo
