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Le proposte del M5S di Osimo al consiglio comunale sul bilancio del 4 aprile 2017

Nella seduta del 4 aprile 2017 dedicata all’approvazione del bilancio di previsione 2017 – 2019 il Movimento 5 Stelle di Osimo ha fatto proposte concrete all’amministrazione Pugnaloni:

  • l’introduzione di un reddito di cittadinanza locale sull’esempio di quello introdotto dal comune a 5 Stelle di Castelfidardo dove sono stati inseriti nel bilancio di previsione 100 mila euro. Infatti a 39 cittadini residenti a Castelfidardo in difficoltà economica e disoccupati verrà erogato un contributo netto di 400 euro per sei mesi. Al fine di favorire l`inclusione sociale e il reinserimento nel mondo lavorativo chi riceverà il sostegno economico si dovrà impegnare a frequentare corsi di formazione e attività lavorative presso aziende del territorio opportunamente convenzionate col Comune.
  • l’abbassamento dell’aliquota IMU sui terreni edificabili che, secondo le tabelle comunali aggiornate al  2012, sono ancora valorizzati ai prezzi folli di quasi 10 anni fa, quando l’edilizia non era ancora in crisi e si era all’apice della bolla immobiliare. Se fare nuove stime per aggiornare i prezzi agli attuali valori di mercato richiede un lavoro lungo e articolato da parte degli uffici tecnici comunali, si può raggiungere il medesimo risultato con l’abbassamento dell’aliquota che può essere effettuato immediatamente. Ne avrebbero giovamento i tanti proprietari che ormai da più di 10 anni pagano imposte ingiustamente elevate per terreni che oltretutto, a causa del ricorso della Provincia al TAR contro il PRG 2005 della giunta Latini, spesso non sono neanche effettivamente edificabili.

Infine, per quanto riguarda le entrate, i nostri consiglieri comunali hanno evidenziato che l’entrata straordinaria di 4 milioni di euro derivante dalla vendita di ASTEA ENERGIA costituisce una sorta di “doping” al bilancio comunale: la realizzazione di molte opere pubbliche, ma anche la manutenzione ordinaria delle strade per 600.000 euro utilizzando questi fondi, (manutenzione che normalmente andrebbe finanziata tra le spese correnti), la dice lunga su come questo tesoretto frutto della vendita/svendita di un patrimonio di tutti gli osimani, verrà consumato velocemente nel breve termine. Ma se oggi Pugnaloni gongola, domani cosa accadrà? Astea Energia produceva utili e cash flow in entrata per tutto il gruppo e dunque anche per i comuni soci. Era fino a ieri la società che teneva in piedi la struttura finanziaria del gruppo: cosa accadrà in termini di debiti finanziari adesso? La metà dei 21 milioni della vendita rimarranno nel gruppo per compensare le mancate entrate dei prossimi anni, considerato che ASTEA è rimasta soltanto col 24% di Astea Energia, che fino a ieri controllava invece col 94%. Quando questo tesoretto si esaurirà e il gruppo non avrà più la sua “banca” interna, temiamo che le sue fondamenta finanziarie possano essere minate, come pure nel medio lungo termine il bilancio comunale, poiché le entrate finora garantite annualmente ai comuni soci non ci saranno più.

Movimento 5 Stelle Osimo

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