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Dal Cinema Concerto al mini-auditorium

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Cinema Concerto: la montagna ha partorito il topolino… pardon: il mini-auditorium. Col consiglio comunale del 15 settembre 2016 l’amministrazione comunale e la sua maggioranza hanno di fatto venduto (o svenduto?) ai privati il Cinema Concerto, bene comune dei cittadini osimani dal 1912. Non importa se si tratta dei frati francescani: legittimamente essi perseguono il loro interesse privato. L’amministrazione comunale deve invece perseguire gli interessi pubblici, possibilmente quelli dei propri concittadini.

La vicenda la conosciamo tutti: il Concerto è un luogo simbolo della storia di Osimo, dal grande valore storico e sociale, a cui almeno tre generazioni sono fortemente legate. Sotto il governo delle Liste Civiche erano sorti movimenti spontanei di cittadini, tra cui ConcertAzione, che chiedevano la riqualificazione del cinema, dell’adiacente mercato coperto e del campetto dei frati. Ricordiamo bene l’ultima assemblea cittadina di co-progettazione di questi tre spazi tenutasi prima delle elezioni: era il 2 marzo 2014. Anche il futuro Sindaco Simone Pugnaloni fece capolino: chissà, magari pensava di racimolare qualche voto. I lavori dell’assemblea erano stati suddivisi in tre gruppi che affrontavano i tre argomenti. Per il cinema e i locali dell’ex-banda l’idea di fondo era quella di inaugurarvi un centro poli-funzionale, una Casa delle Arti e delle Culture co-gestita da varie associazioni (che si occupano di arte, musica, teatro, ambiente, diritti civili, ecc.) da utilizzare per conferenze, corsi di formazione, laboratori, concerti, proiezioni di film, spettacoli teatrali. All’interno postazioni internet, una sala prove per le band locali, una sala lettura per anziani e un bar, erano state le proposte più gettonate.

Poi però dopo le elezioni, nel luglio 2014, Pugnaloni annunciò in pompa magna l’intenzione di vendere il cinema e i locali dell’ex-banda ai frati francescani. Doccia gelata! Il Sindaco in campagna elettorale aveva detto, guardando negli occhi gli osimani, che la partecipazione e la trasparenza sarebbero stati suoi cavalli di battaglia. Invece ancora prima di mettersi seduto sulla poltrona di Sindaco, tutto era stato già deciso! Come per l’area dell’ex consorzio agrario Pugnaloni, incassati i voti degli osimani, decise tranquillamente di fare marcia indietro e rimangiarsi la parola. Il M5S, allibito, denunciò già il 15 luglio che avrebbe dato battaglia e nell’autunno del 2014 anche i cittadini iniziarono a farsi sentire con picchetti e manifestazioni.

L’amministrazione Pugnaloni cominciò ad andare in difficoltà: ancora peggio capitò all’Altra Osimo per la Sinistra di Fabio Pasquinelli, i cui elettori erano inferociti. Si doveva rimediare. Ma come? Nelle trattative coi frati francescani, sotto la benevolente supervisione di Raimondo Orsetti e Luca Ceriscioli in Regione, (trattative del cui contenuto la cittadinanza e le minoranze consiliari non furono mai informate fino al 13 settembre 2016, e cioè 2 giorni prima del consiglio comunale), qualcuno tirò fuori dal cilindro l’idea del secolo: facciamo una bella sala auditorium-proiezioni pubblica, mentre tutto il resto lo vendiamo ai privati. Incassiamo così un bel contributo di 400.000 euro dalla Regione per realizzare questa opera di pubblica utilità (l’auditorium), che però contempla lavori di ristrutturazione, restauro e risanamento che sono utili anche alla realizzazione non solo del polo bibliotecario (privato) dei frati, ma anche delle nuove zone di ospitalità dei frati stessi (leggasi camere da affittare per il turismo religioso). Quindi soldi pubblici (e non pochi), per finanziare un’opera che dà tutta l’idea di essere poco ad uso pubblico, e molto a vantaggio dei privati.

Infatti cosa abbiamo in mano oggi? Il Comune venderà ai frati i locali ex-banda e una porzione del cinema al prezzo di 540.000 euro: spiccioli in confronto alla valutazione di 1.100.000 euro del 2014. Come si dice: pochi, maledetti e subito! Nell’epoca in cui il disastroso governo Renzi continua ad affamare le casse comunali coi tagli dei trasferimenti di denaro agli enti locali, si può impunemente  mettere in piedi un accordo di programma con la Regione e i frati, blindare prezzo ed acquirenti, impedire così una gara regolare e accontentarsi di quello che passa il convento (è proprio il caso di dirlo!). Sulla legittimità di questa operazione nutriamo forti dubbi. L’auditorium sarà di circa 140 mq, di fatto uno sgabuzzino della cultura, adatto al massimo alla proiezione delle ombre cinesi. La Regione lo finanzierà con ben 400.000 euro. La parte restante a piano terra, insieme ai locali ex-banda sarà utilizzata per la biblioteca, ma a quanto pare l’ex-cinema (alto circa 8 metri) sarà suddiviso in altezza con un solaio: al piano superiore saranno allocate le camere da affittare della zona ospitalità dei frati (con cambio di destinazione urbanistica da culturale a turistico-commerciale che nulla ha a che fare col polo bibliotecario previsto nella delibera 762/16 di finanziamento regionale). Il mini auditorium, seppur formalmente pubblico, sarà di fatto una pertinenza del complesso privato dei frati, essendovi collegato dall’interno, ed avendo i frati stessi avanzato espressa richiesta di utilizzo dell’auditorium mediante la stipula di una specifica convenzione, i cui termini sono oggi sconosciuti.

Con questa operazione dunque l’amministrazione Pugnaloni ha fatto fagocitare un bene comune ai privati, rimpicciolendo ed emarginando lo spazio pubblico dell’ex Cinema Concerto ad un mini auditorium ad uso promiscuo pubblico/privato, per tentare di salvare disperatamente la faccia.

Noi pensiamo che non l’abbia salvata, come non è riuscita a salvare il Cinema Concerto né quanto di positivo una sua riqualificazione urbanistica seria e partecipata avrebbe portato alla nostra città.

Movimento 5 Stelle Osimo


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1 Comment

  1. stefano

    Niente da fare, gli stellati sono troppo avanti,altro che ideali!!!

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