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Biogas, processo penale: l’ipocrisia del PD e il silenzio delle Liste Civiche.

Biogas

Nel consiglio comunale del 15 settembre 2016, il M5S aveva presentato una mozione facile, facile: “impegnare il Sindaco e la Giunta in quanto portatori di un interesse diffuso, a costituirsi parte civile nel processo penale Green Profit a tutela dei cittadini e della stessa Istituzione Comunale, analogamente a quanto già fatto da altre istituzioni”.

Cos’era successo infatti? La famosa indagine sui mega-impianti a biogas nelle Marche che è assurta alle cronache nazionali, aveva portato la scorsa primavera al rinvio a giudizio di 11 persone e 10 società. Osimo è il comune in assoluto nella regione col maggior numero di impianti sotto procedimento, in quanto entrambi gli impianti nel nostro territorio (Green Farm in zona Villa e COVALM in zona Cucchiarello), risultano coinvolti sia a livello societario, sia di soggetti collegati. A quanto risulta dalle notizie di stampa, per la vicenda Green Profit la Procura di Ancona parla di reati che vanno dalla corruzione, alla truffa ai danni dello Stato, all’abuso di ufficio, alla falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Reati piuttosto gravi dunque che hanno già provocato la costituzione di parte civile, (atto propedeutico alla richiesta di risarcimento danni in caso di condanna), di importanti istituzioni quali la Regione Marche, il GSE, l’Unione Nazionale Consumatori, Italia Nostra, WWF, i comuni di Corridonia, Loro Piceno e Camerata Picena.

Quando, visti gli sviluppi del processo e i rinvii a giudizio, abbiamo presentato la mozione coerentemente con quanto già preannunciato in una nostra interrogazione del settembre 2014, ci sembrava scontato che l’amministrazione Pugnaloni la sposasse in pieno. Invece siamo rimasti basiti dall’atteggiamento della maggioranza: prima hanno affermato che non erano in grado di costituirsi perché non c’era stato il tempo di analizzare il fascicolo (eppure i rinvii a giudizio sono stati fatti mesi orsono!); poi i luminari del diritto targati PD ci volevano convincere che bisognava aspettare la conclusione del processo penale, per iniziare successivamente un’azione civile risarcitoria a parte. E quando l’avv. Fabio Pasquinelli, consigliere di maggioranza con L’Altra Osimo per la Sinistra, si era dichiarato disposto a patrocinare il Comune e a perorare GRATUITAMENTE la pratica legale per la costituzione, il vice sindaco Mauro Pellegrini si è precipitato a puntualizzare, con effetto tragicomico, che i regolamenti comunali non permettono il patrocinio legale del Comune da parte dei consiglieri comunali, anche se questi lo facessero in modo gratuito. Incredibile! Tanta è stata la foga di non votare la proposta del M5S, emendandola però ipocritamente per salvare la faccia, che rileggendo il dispositivo emendato la contraddizione salta subito agli occhi: nelle premesse, lasciate intatte dalle frettolose aquile della maggioranza, si sottolinea infatti che tutte le più importanti istituzioni si sono costituite in giudizio nel processo penale. Quindi, coerentemente, l’emendamento del PD avrebbe dovuto confermare la costituzione in giudizio. Invece, esso afferma l’esatto contrario di ciò che premette! Infatti, sostituisce il verbo “impegnare” col verbo “invitare”, (per la serie: il consiglio comunale invita il Sindaco e la Giunta, ma poi loro possono fare ciò che vogliono) “a valutare l’opportunità, in esito alla definizione del processo penale, di esercitare azioni risarcitorie in sede civile”. La logica, questa sconosciuta! Siccome tutti gli altri si sono costituiti parte civile nel processo penale, noi ad Osimo non ci costituiamo! Allora ci domandiamo: la Regione Marche, il GSE e tutti gli altri enti, tra cui anche altri comuni che hanno lottato al fianco dei cittadini per tutelare i loro diritti, sono forse degli sprovveduti ad essersi costituiti differentemente dal parere dei vari Pugnaloni, Pellegrini e Canapa? Oppure l’amministrazione comunale, Pugnaloni in testa, deve farsi un esame di coscienza?

Gentili azzeccagarbugli del PD, è ritenuto in generale di gran lunga preferibile costituirsi parte civile nel processo penale perché in questo modo si ottengono:

  1. un congruo risparmio relativo alle spese processuali complessive;
  2. il processo penale è più rapido, la procedura del processo penale è più snella, mentre il processo civile è sensibilmente più lungo e più macchinoso;
  3. con la costituzione di parte civile, con un alto grado di probabilità, si ottiene il risarcimento in tempi più rapidi, rispetto alla sentenza del tribunale civile;
  4. se non ci si costituisce in giudizio non si può accedere agli atti processuali, né visionare i relativi documenti.

Secondo il vostro emendamento l’avvio di un’eventuale azione civile a parte, che è un’azione a sé stante, può essere iniziata, semmai la si volesse fare, solo “alla definizione del processo penale”, con le tempistiche bibliche del processo civile che si vanno a sommare a quelle del processo penale. Non è la stessa cosa, cari disattenti consiglieri del PD! Intanto voi prendete tempo. Dai, ci vedremo fra qualche anno e inizieremo allora a valutare, bla, bla, bla… Poi chissà chi sarà in amministrazione tra 10 anni! Se ti insinui subito, sei dentro subito! Stai dentro in primo grado, in appello, e in terzo grado. Se  non ti costituisci, invece, sei fuori!

Non siamo giustizialisti, ma in un processo penale con questi pesanti addebiti, chi ritiene di essere potenzialmente parte lesa, ha a nostro avviso il dovere di tutelarsi, tanto più quando la tutela è rivolta a tutti i cittadini osimani. La costituzione di parte civile è un’azione ovvia che avrebbe dovuto fare l’amministrazione comunale di sua spontanea iniziativa, senza nessuna sollecitazione. Vedendo l’immobilismo totale del comune, la nostra istanza, che ci sembrava del tutto naturale e ovvia, ha portato allo scoperto il ruolo dell’amministrazione Pugnaloni in questa vicenda in perfetta continuità e sintonia con la precedente amministrazione delle Liste Civiche.

Pugnaloni non pesta i piedi alle Liste Civiche, né ai soggetti interessati nel processo. Anche dal semplice punto di vista della strategia politica, costituirsi parte civile, era  un “rigore a porta vuota” per incastrare le Liste Civiche alle loro precedenti responsabilità. E allora perché Pugnaloni ha calciato in tribuna? Ai cittadini la facile risposta.

Nel frattempo in tutto questo, le Liste Civiche sotto la cui amministrazione sono nati gli impianti, non hanno avuto il coraggio di proferire una sola parola durante il dibattito in consiglio comunale, nonostante due volte i nostri consiglieri li abbiano espressamente esortati ad esprimere la loro posizione. E alla fine si sono pure astenuti dal voto! Imbarazzo? Coda di paglia?

L’unica cosa certa è che, con questo ennesimo inciucio, è sempre di più confermato che il PD e le Liste Civiche sono le due facce (toste!) della stessa medaglia.

Movimento 5 Stelle Osimo


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