Probabilmente l’aver respirato troppo biogas, che tanto piace a Pugnaloni, gli ha dato di volta al cervello. Non possiamo credere ad una sua dichiarazione apparsa sui quotidiani il 23 settembre 2016: “A differenza degli altri Comuni che hanno alcuni propri dipendenti inquisiti, Osimo non ne ha, quindi non ha necessità di costituirsi subito parte civile per tutelarsi”. Pugnaloni afferma il falso! Non c’è nessun dipendente comunale inquisito nei comuni di Loro Piceno, Corridonia e Camerata Picena che si sono costituiti parte civile!
Come può il sindaco di una città di 35.000 abitanti fare una simile dichiarazione, diffamatoria nei confronti di altri comuni?! Immaginiamo la cosa a parti invertite: il sindaco di un’altra città che accusa Osimo, senza alcun motivo, in maniera superficiale, disinformata e diffamatoria. Come si permette di dire simili falsità?! Perché allora non lo ha detto in consiglio comunale il 15 settembre 2016?! Forse perché c’erano i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle che lo avrebbero clamorosamente sbugiardato?!
Gentile Simone Pugnaloni, quei Sindaci (con la S maiuscola) che hanno intrapreso una battaglia per la legalità al fianco dei propri concittadini, a differenza di Osimo in cui lei e i suoi predecessori li avete invece lasciati soli, si sono costituiti in giudizio nel processo penale Green Profit per gli stessi motivi per cui avrebbe dovuto farlo anche Osimo, e cioè, senza alcun giustizialismo, semplicemente per tutelare i cittadini e la stessa istituzione comunale con un risarcimento danni in caso di condanna.
Pugnaloni smentisca subito e chieda immediatamente scusa ai comuni diffamati e a tutti i loro dipendenti per la sua infondata e offensiva dichiarazione.
Movimento 5 Stelle Osimo