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Il M5S è per la sanità pubblica: Latini per l’ospedale (privato) della provvidenza

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Dino Latini eviti di nominare a vanvera il M5S, soprattutto quando si parla di sanità pubblica e della difesa dell’ospedale di Osimo!

Su un noto quotidiano locale Latini polemizza con Simone Pugnaloni sull’ospedale di Osimo, ma – chissà perché – tira in ballo anche noi del M5S che non c’entriamo niente. Ecco la parte che ci riguarda: “previa strumentalizzazione dei 5 Stelle, il PD e la sinistra hanno svenduto il reparto di ostetricia demolendo così gli altri servizi e sponsorizzando la sanità privata”. A Latini forse piace farsi male: ha sbattuto ripetutamente il muso contro il M5S in passato in fatto di sanità, ma evidentemente non gli basta. Allora gli ricordiamo nuovamente cosa NON ha fatto per l’ospedale di Osimo e per difendere la sanità pubblica:

nel consiglio comunale del 9 febbraio 2016, (prima della chiusura di ostetricia), in cui il M5S ha proposto un referendum regionale che puntava a ridimensionare il potere quasi incondizionato alla giunta regionale in fatto di sanità, il gruppo politico pala-Dino dell’ospedale di Osimo, che per anni si è stracciato le vesti di fronte agli osimani in sua difesa (soprattutto a chiacchiere e su Facebook), si è ASTENUTO! Tutto il consiglio comunale, votando favorevolmente all’unanimità, avrebbe dato un segnale forte al PD regionale: “state attenti, perché tutti gli osimani e tutte le forze politiche locali sono compatte in difesa dell’ospedale e della sanità pubblica”! Le Liste Civiche si sono invece astenute, strizzando l’occhio a Ceriscioli;

Latini è stato 5 anni in Consiglio Regionale a braccetto con Spacca (del PD): gli ricordiamo che le delibere della Giunta Regionale che hanno deciso la riorganizzazione dei punti nascita (DRG 1345/2013 e DRG 1219/2014) non sono state mai sottoposte alla votazione dei consiglieri regionali e quindi NON E’ VERO che ha votato contro per scongiurare la chiusura del reparto, come ha millantato in passato. Non ci ricordiamo inoltre nessuna strenua difesa dell’Ospedale di Osimo durante il suo quinquennio da consigliere Regionale, perché gli conveniva restare silenzioso e fare il gioco del PD in Regione. Non ha mai preso una posizione pubblica contraria al famigerato “Piano di riordino delle reti cliniche”: quindi stiamo ancora aspettando con ansia il suo primo NO all’orrenda riforma sanitaria del PD;

è stato Presidente della Commissione Bilancio in Regione: quant’è la spesa sanitaria regionale andata nelle tasche dei privati per via di convenzioni ed accreditamenti a strutture sanitarie private? E chi sono i titolari di queste strutture? Quei soldi non potevano essere investiti per ammodernare e rendere pienamente operative le strutture pubbliche che soffrono carenze strutturali ed organizzative croniche? Non abbiamo mai sentito Latini fare una simile proposta;

non più tardi di un anno fa, (luglio 2015), ha sostanzialmente affermato che è una perdita di tempo lavorare per assicurare assistenza sanitaria pubblica ai cittadini di Osimo, perché ormai bisogna andare sul privato. In questo modo continua a menarcela con l’idea del “ospedale della provvidenza”, di fatto una clinica privata, un oggetto mitologico al pari del minotauro e dell’unicorno che torna ciclicamente a galla, in cui si piazzeranno gli “amici degli amici”. E’ la dimostrazione lampante che le Liste “Cliniche” non vogliono combattere per i diritti dei cittadini osimani, ma sono interessati invece ad organizzare una nuova rete di amicizie in cui la gestione della sanità deve generare profitto, guadagno, denaro nelle tasche di privati.

Allora gentile Latini, con questo splendido repertorio ha perfino la faccia tosta di chiamare in causa noi del Movimento 5 Stelle di Osimo?! Le conviene lasciar perdere e godersi gli ultimi giorni di mare, stando ben attento a tenere la testa all’ombra: il sole, a volte, fa brutti scherzi. Dal canto suo Pugnaloni con la sua falsa indignazione per la chiusura di ostetricia ha soltanto recitato una sceneggiata patetica e non farà nulla di sostanziale per la sanità pubblica ad Osimo che non sia un “contentino” gentilmente concesso dal PD regionale. Pugnaloni ha una macchia indelebile sulla sua coscienza: quella di aver portato Ceriscioli a fare campagna elettorale addirittura dentro l’ospedale di Osimo, permettendogli di spergiurare sul suo mantenimento e potenziamento, appena un anno fa.

E le cliniche private nel frattempo gongolano.

MOVIMENTO 5 STELLE OSIMO


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