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I veri partigiani e i veri nemici della Costituzione

L’aggressione del ministro Maria Elena Boschi ai partigiani dell’ANPI, (arrogandosi l’arbitrio di affermare che i “veri partigiani” voteranno sì allo scempio costituzionale che porta il suo nome) testimonia ancora una volta – se mai ce ne fosse stato bisogno – la bassezza morale del governo Renzi, ma testimonia anche il nervosismo che prova questo governo, e con esso i poteri antidemocratici che lo sorreggono. Il nervosismo è palpabile perché c’è il serio rischio che il popolo italiano si esprima per il NO alle riforme costituzionali, esattamente come ha fatto democraticamente l’ANPI a Rimini nel congresso con cui ha espresso la propria contrarietà con 347 voti favorevoli al NO e appena 3 astenuti.

Ridicoli dunque, oltre che beceri, sono stati i tentativi del governo, (per bocca sempre della Boschi) di delegittimare la scelta democratica dell’ANPI equiparandola a Casapound; ancora più subdolo è stato poi il tentativo di spaccarla dall’interno. Il risultato per fortuna è stato la risposta compatta e coerente dell’Associazione dei Partigiani: tanti “partigiani veri” hanno risposto per le rime alla ministra che spara beatamente le sue provocazioni telecomandate, (chissà chi gliele scrive?). Su tutte ci piace citare la risposta di Gino Bambara che aveva 21 anni quando, prima in Jugoslavia e poi in Italia, combatté come partigiano: “Il ministro Maria Elena Boschi ha ancora il latte sulla bocca. Che non parli di cose che non conosce!”. E ancora: “Mi verrebbe quasi da ridere se la situazione non fosse seria. E’ chiaro che il premier e il ministro non sanno più che strategia usare per pubblicizzare la loro riforma che è una porcheria, un aborto, e si inventano delle tensioni all’interno dell’ANPI”. Gli fa eco Aldo Tortorella, partigiano Alessio durante la Resistenza: “Io al referendum voterò ‘no’ per varie ragioni: ad esempio la riforma del Senato, invece di abolirlo lo ridicolizza, e crea un sistema che renderà più complicato, e non più facile, legiferare. Poi, se si mettono assieme la nuova legge elettorale e le riforme costituzionali c’è anche un rischio per la democrazia. Credo che il Pd abbia avuto un’involuzione molto grande. Non è più un partito che possa richiamarsi ai fondamenti essenziali di una posizione di sinistra”.

Ammazza che botta sui denti! (come direbbero a Roma)…

Di fronte a questa straziante impasse, come voteranno Pugnaloni, Andreoni, Pellegrini, Campanari e gli esponenti del PD osimano?

Si schiereranno con l’autoritarismo di Renzi, ripetendo a pappagallo i patetici mantra sulla diminuzione dei costi della politica? (A proposito: per diminuire i costi si taglino lo stipendio e lo devolvano in favore degli italiani come fanno i parlamentari del M5S!)

Oppure diranno la verità e cioè che questa riforma aggredisce in maniera irreversibile la sovranità popolare perché insieme alla nuova legge elettorale (l’Italicum) espropria la sovranità al popolo e la consegna ad una minoranza parlamentare che grazie al premio di maggioranza, palesemente incostituzionale, si impossessa di tutti i poteri?!

E come voterà Fabio Pasquinelli dell’Altra Osimo per la Sinistra? E gli esponenti di Energia Nuova? E infine, come voteranno Dino Latini e le Liste Civiche?

Cari politici (o politicanti) osimani, è ora di scoprire le carte su una questione tanto cruciale per il futuro della democrazia nel nostro Paese. Il Movimento 5 Stelle si schiera apertamente per il NO a questo scempio della Costituzione attuato attraverso una riforma che sottrae poteri e diritti ai cittadini e instaura un regime politico fondato sul governo del partito unico.

Voi cosa farete?

Movimento 5 Stelle Osimo


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