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Flash mob all’ex Consorzio: alla riconquista degli spazi democratici.

Sabato 14 maggio 2016 è andata in scena una delle rare (ma speriamo, da adesso in poi, sempre più frequenti) manifestazioni di dissenso e di espressione democratica nella nostra città. Rispondendo all’appello del Movimento 5 Stelle, una quarantina di cittadini osimani hanno manifestato palesemente la loro contrarietà al nuovo megastore nell’area dell’ex Consorzio Agrario: contrarietà che tutti i cittadini osimani provano, ma che non avevano ancora avuto l’occasione di manifestare.

Contrarietà per la legalità calpestata, con una sospensiva dei lavori del Consiglio di Stato che l’amministrazione Pugnaloni non ha fatto rispettare permettendo nel giro di poche settimane di erigere un plesso di cubatura spropositata (+ 40% rispetto all’ex Consorzio) in una zona della città in cui il PRG prevede standard di altezza ben più bassi.

Contrarietà per la deturpazione non solo paesaggistica, ma culturale, con i reperti archeologici della chiesa paleocristiana sepolti sotto una colata di cemento, (a proposito Sgarbi, se ci sei batti un colpo: non puoi venire ad Osimo solo per sviolinare l’amministrazione comunale per la tua mostra a Palazzo Campana, devi anche vedere cos’ha combinato in periferia con questo stupendo monumento al calcestruzzo!);

Contrarietà per l’ennesimo inutile centro commerciale in una città che ha già una densità commerciale inaudita (407 mq di superficie di vendita su 1.000 abitanti, contro la media italiana di 285 mq), mentre altri centri commerciali della città chiudono, e il piccolo commercio è in ginocchio.

Contrarietà per le devastanti ripercussioni sulla viabilità: ci sono 4 scuole nel raggio di 300 metri in quella zona. Già oggi il traffico è in tilt nelle ore di punta, figuriamoci col nuovo centro commerciale il cui progetto non rispetta oltretutto gli standard urbanistici del nuovo Piano del Commercio Regionale, (in primis lo spazio per i parcheggi).

Tutte queste considerazioni di buon senso dovevano essere la bussola delle Liste civiche quando hanno rilasciato il primo permesso a costruire senza aver neanche fatto una variante urbanistica, (a proposito: che fine ha fatto l’Ing. Frontaloni che rilasciò quei permessi?), ma dovevano essere anche la bussola dell’amministrazione PD del sindaco Pugnaloni, quando noi del M5S ci siamo sfiatati per scongiurarla di non proseguire con una variante urbanistica illegittima e palesemente sbagliata nei suoi obbiettivi.

Tutte queste considerazioni non le ha fatte chi deve gestire il territorio e l’urbanistica, ma le hanno fatte i cittadini osimani di buon senso. Il 14 maggio 2016, il Movimento 5 Stelle le ha portate allo scoperto insieme a 40 osimani coraggiosi. Sia questo il punto di partenza per un risveglio dell’impegno civico e per la riconquista degli spazi democratici sempre più compressi e negati dalle nostre istituzioni nella difficile epoca storica che stiamo vivendo.

Movimento 5 Stelle Osimo


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