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Biogas: Pugnaloni, batti un colpo e difendi gli osimani

Lo scandalo biogas procede inarrestabile nella Regione Marche. Nell’attività di indagine sono stati raccolti numerosi elementi di prova, circa l’esistenza di un vero e proprio cartello affaristico costituito al fine di ottenere in modo irregolare, senza passare per il V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), le autorizzazioni necessarie per la realizzazione degli impianti a biogas (della potenza di circa 1mgw) che, in base alla data di entrata in esercizio, avrebbero beneficiato di incentivi pubblici milionari (soldi che potevano essere destinati alla collettività e non solo a pochi).

In Osimo abbiamo la bellezza di ben due di questi impianti, uno di proprietà della società Covalm Biogas, l’altro della società Green Farm, entrambi coinvolti nell’indagine.

Tra le società indagate che hanno fatto richiesta di un procedimento di V.I.A. postumo, tramite una proposta di legge furbescamente elaborata dal PD regionale, c’è anche la Green Farm.

A tal riguardo è bene che gli Osimani sappiano che i Comuni di Camerata Picena e Corridonia (oltre quelli di Fano, Loro Piceno, Monsano, Petriolo, Potenza Picena), si sono fatti carico della difesa degli interessi dei cittadini che rappresentano ricorrendo al Consiglio di Stato contro tale procedimento di V.I.A. postumo, uscendo vincitori grazie alle sentenze n. 4727/2014 (Camerata Picena) e n. 4730/2014 (Corridonia), che hanno sancito che tale procedura non può essere ammessa. Nella nostra Città invece, grazie alle Liste Civiche che hanno da sempre sostenuto questi impianti, i cittadini osimani si sono dovuti difendere da soli e per merito del Comitato Energia, Ambiente e Territorio per i nostri Figli di Osimo (che ringraziamo pubblicamente), che si è opposto a tutto ciò, anche la V.I.A. postuma richiesta della società Green Farm è stata rigettata con sentenza n. 4729/2014. Il ricorso riguardante l’autorizzazione dell’impianto della Società Covalm Biogas invece, non ci risulta essere ancora stato trattato dal TAR Marche.

Oggi ci chiediamo che cosa ne pensa di questi impianti l’Amministrazione Pugnaloni. Per saperlo gli abbiamo posto alcune domande tramite un’interrogazione nel Consiglio Comunale del 16/10/ 2014.

Abbiamo chiesto al Sindaco, tra le altre cose, se la sua Amministrazione ritenesse di doversi impegnare per la difesa dei diritti dei cittadini osimani, costituendosi parte civile nell’ipotesi che gli impianti sorti nel nostro territorio fossero interessati da eventuali rinvii a giudizio. Speravamo di sentirci dire che si sarebbero comportati come hanno fatto i Comuni sopra elencati, schieratisi dalla parte della gente. Ebbene il Sindaco non ha fornito risposta.

Pugnaloni non ha risposto nemmeno quando gli abbiamo domandato, quale sarebbe stata la posizione dell’Amministrazione Comunale in merito al procedimento di V.I.A. postumo, aperto presso la Provincia di Ancona dalla società Green Farm (ora Simone Pugnaloni è anche Consigliere Provinciale).

Gli abbiamo chiesto di conoscere la posizione dell’Amministrazione circa l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 4729/2014, che allo stato dei fatti non può che consistere nello smantellamento dell’impianto Green Farm e nel ripristino dello stato dei luoghi. A tal riguardo è bene che sappiate, che il Comune di Osimo è in possesso di una fidejussione a garanzia dell’esecuzione delle opere di rimessa in pristino del sito, quindi il Comune può muoversi a tutela dei diritti degli osimani senza il timore di dover rimetterci nemmeno un soldo. Comunque, tanto per la cronaca, Pugnaloni non ha risposto nemmeno questa volta.

Gentile Sindaco le chiediamo di essere trasparente come si vantava di voler essere in campagna elettorale, e di fornire risposta a queste domande, perché siamo certi che anche i nostri concittadini hanno diritto di sapere come lei e la sua maggioranza vi comporterete.

Speriamo che vi metterete dalla parte degli osimani e non di Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche, che grazie alla sua amministrazione di matrice PD, poté autorizzare illegittimamente tali impianti, nel silenzio tutt’altro che casuale delle Liste Civiche osimane, e poté affermare arrogantemente ai cittadini che gli chiedevano giustizia: “Voi le centrali a biogas ve le tenete!”.

Movimento 5 Stelle Osimo


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