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Morosi d’Oro di ASTEA: GAME OVER

Alla fine aveva ragione il Movimento 5 Stelle.

Lo avevamo chiesto pubblicamente già nel luglio 2013 direttamente ad ASTEA ENERGIA, difendendo pubblicamente la fondatezza della nostra analisi. Abbiamo perseverato richiedendolo anche ai Sindaci dei Comuni soci di ASTEA nell’agosto del 2013. Per questa nostra semplice richiesta di trasparenza siamo stati definiti disturbatori e siamo stati bersaglio “dell’ira funesta” dell’allora Sindaco Stefano Simoncini in un ormai famoso consiglio di quartiere a Passatempo nel novembre 2013.

Poi però, nel consiglio comunale del 23/09/2014, la relazione dell’Amministratore Delegato di ASTEA ENERGIA SPA, Fabrizio Micozzi, ha fatto emergere tutti gli elementi di preoccupazione che avevamo sollevato noi del M5S in tempi non sospetti. La situazione di mercato è difficile, lo sappiamo. I risvolti umani nelle morosità delle utenze familiari sono a volte drammatici: per questo confermiamo in pieno anche oggi il nostro apprezzamento all’approccio socialmente responsabile di ASTEA ENERGIA. Quello che non ci è mai quadrato tuttavia, erano e continuano ad essere le singole utenze di grande importo nelle forniture industriali. Perché è stato permesso ad alcuni utenti di raggiungere importi così elevati prima di distaccare le utenze? Micozzi nella sua relazione ha parlato di “perdita di controllo nella gestione dei crediti”, menzionando utenze industriali a cui per ben 6 mesi consecutivi è stato permesso di continuare l’utilizzo senza distaccare il contatore, accumulando crediti, oggi incagliati, per centinaia di migliaia di euro, che mettono a rischio la stabilità economico finanziaria di ASTEA ENERGIA.

Micozzi ha parlato anche di crediti scaduti da oltre 365 giorni per 2.900.000 euro, contro un fondo svalutazione crediti che ne coprirebbe soltanto 1.800.000. In tutto il mondo, quindi anche ad Osimo, i crediti scaduti e non pagati da così tanto tempo dovrebbero essere classificati come posizioni in DEFAULT. Si presume cioè che questi crediti siano irrecuperabili e non vengano più pagati. Ci auguriamo che ASTEA ENERGIA ne recuperi quanti più possibile, ma ci domandiamo: perché nel bilancio ufficiale non appare da nessuna parte questo importo? Provate voi, se ci riuscite, a trovare la voce CREDITI INCAGLIATI. Esiste soltanto un grande calderone in cui vengono messi indistintamente tutti i crediti, ma non si riesce a sapere quanti di questi sono sani e quanti sono invece di difficile (o di impossibile) riscossione. A suo tempo avevamo denunciato anche questo: i bilanci di ASTEA ENERGIA sono stati redatti in questi anni con un grado di approfondimento assolutamente insufficiente per una società partecipata: quello di un condominio è più dettagliato! Dove guardava la società di revisione Deloitte & Touche mentre certificava questi bilanci? Dov’era il collegio sindacale? Se ci siete, battete un colpo.

Infine la consigliera comunale delle Liste Civiche Monica Bordoni, ex A.D. di ASTEA ENERGIA, si è giustificata dicendo che nell’agosto del 2012 aveva lanciato un “warning”, una sorta di allarme su questi crediti. Strano però che un anno dopo, nell’agosto 2013, quando il Movimento 5 Stelle le chiedeva chiarimenti proprio su questa situazione, la Bordoni ci definì “demagogici” e non parlò di alcun allarme. Gentile Sig.ra Bordoni: ecco la fine che si fa quando si nasconde la polvere sotto il tappeto per troppo tempo. Si assuma le sue responsabilità e non venga oggi a piangere “lacrime di coccodrillo” proprio da noi che le abbiamo chiesto chiarimenti in tutti i modi, a cui lei e la sua formazione politica avete sempre fatto orecchie da mercante!

La trasparenza non è solo un diritto dei cittadini, ma un elemento imprescindibile nell’interesse delle stesse società partecipate, che – lo ricordiamo – sono un patrimonio di tutti.

Movimento 5 Stelle Osimo


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1 Comment

  1. piero tavoloni

    Ora questi “incagli” per essere ripianati li dovrebbero pagare gli ex amministratori di tasca propria con prelevamento forzoso dalle loro tasche dei loro capitali ( se ne hanno, perchè questi sono i soliti furbetti di quartiere) pena “esposizione dell’mbroglione” nella pubblica piazza il giorno del giovedi …… malandrini

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