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Manifestazione NO TAV: l’importanza di esserci

Manifestazione NOTAV, 23 Marzo 2013

Sabato 23 marzo 2013 si è svolto in Val di Susa un evento che la maggior parte dei mass-media, (come al solito), ha ignorato o minimizzato: un corteo di 80.000 persone provenienti da tutta Italia e anche da altri Paesi europei, ordinato e pacifico, ha sfilato per i 10 km che separano Susa da Bussoleno per combattere una prepotenza intollerabile: la distruzione di un intero territorio per la realizzazione di un’opera costosa, inutile e nociva per la collettività. L’opera in questione è la linea ferroviaria Torino-Lione ad alta velocità, non necessaria a migliorare la qualità dei trasporti tra la Francia e l’Italia, (in costante calo), ma fortemente spinta dai soliti “poteri forti” interessati unicamente alla possibilità di ingenti profitti contro il bene comune e la volontà dei cittadini (ne ha parlato anche il blog di Beppe Grillo, lo puoi leggere qui). Questa linea ferroviaria, che prevede un tunnel di 50 km (!) da scavare nel ventre di montagne zeppe di minerali nocivi come amianto e uranio, costerebbe ai contribuenti italiani 22 miliardi di euro (da progetto, quindi alla fine degli eventuali lavori sarebbero molti di più), mentre le nostre scuole non hanno il denaro per comprare la carta igienica, e la sanità chiude gli ospedali e taglia i posti di lavoro. 

Tra l’altro esiste già una linea ferroviaria (quella del Frejus, a doppio binario), che gli stessi studi dei promotori della nuova linea e l’Osservatorio governativo affermano essere sotto-utilizzata e comunque con un traffico merci e passeggeri in costante diminuzione da almeno 15 anni a questa parte. Un progetto insensato quindi, basato sugli studi dei primi anni ’90 dell’azienda titolare del progetto, la LTF (Lyon Turin Ferroviaire), che auspicavano una crescita esponenziale e sistematica del traffico che non è mai avvenuta. Al contrario il traffico ha invece subito un drastico calo: i dati per il settore italo francese sono drammatici. Nel 2008 il traffico attraverso il valico ferroviario del Frejus è sceso a 4,8 milioni di tonnellate di merci. Era arrivato ad una punta storica di 10 milioni tonnellate nel 1997, poi c’è stato un calo progressivo, iniziato ben prima della crisi. Ora il valico ferroviario del Frejus è al penultimo posto tra i 10 valichi ferroviari transalpini: 12 anni fa era al secondo.  

I ragazzi di Osimo e Jesi con la neo-deputata Donatella Agostinelli

Ecco perché alcuni membri del Movimento 5 Stelle di Osimo, insieme alla deputata marchigiana Donatella Agostinelli, capogruppo del M5S alle elezioni 2013 per la circoscrizione Marche, hanno partecipato alla manifestazione del 23 marzo. NO TAV è qualcosa di più di un semplice slogan: è diventato l’identità di un popolo che resiste e lotta contro la distruzione della propria terra, della propria storia e quindi della propria vita. 

Ed è per questo che nonostante la pioggia insistente e il freddo durante il corteo, nonostante i mass media che minimizzano sulla partecipazione e criminalizzano il pacifico dissenso dei cittadini, nonostante l’establishment e la politica ufficiale che pontifica ipocritamente sugli inesistenti benefici della Torino Lione (a parte quelli per le loro tasche, si intende!), siamo orgogliosi di dichiarare apertamente che: 

NOI, SIAMO  NO TAV! 

 Osimo 5 Stelle

Foto in evidenza di Stefano Boffetta: http://bit.ly/10klZQz


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2 Comments

  1. sandro buatti

    NO TAV. SI’ a tutte quelle opere che valorizzano le nostre terre, la nostra agricoltura, il nostro patrimonio paesaggistico, storico, artistico dando lavoro a cittadini disoccupati, a cooperative di giovani. Quelle opere diffuse per chiudere i buchi dei colabrodi energetici, per cambiare gli insostenibili stili di vita di una crescita shizofrenica.

    • Ci trovi perfettamente d’accordo Sandro! 😉

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